Un grande Real fermato solo nel finale da vento ed episodi

Un grande Real fermato solo nel finale da vento ed episodi

AGLIANESE CALCIO 1923: Morandi, Gasco, Casanova (82’ Giannini), Soldani (63’ Bianchi A.), Colombini, Salvadori, Di Vito (53’ Giordani), Remedi, Brega ©, Russo, Kouko. A disp.: Ansaldi, Carcani, Panelli, Gelli, Collecchi, Ballardini. All.: Colombini.

REAL FORTE QUERCETA: Adornato, Del Dotto, Bertoni (59’ Maffini), Lazzarini, Bani, Guidi, Mariani, Biagini ©, Di Paola, Doveri (72’ Amico), Pegollo. A disp.: Balestri, Ussia, Baracchini, Ferri, Seriani, Bianchi N., Gargani. All.: Amoroso.

TERNA ARBITRALE: Romaniello (Napoli), Salvi (Padova), Giangregorio (Padova).

RETI: Bani (39’), Guidi (62’), Giordani (rig. 90’), Russo (90’+2’).

AMMONITI: Colombini, Salvadori, Bianchi; Bani.

 

Doccia fredda per il Real Forte Querceta nel finale di una domenica già di per sé gelida, caratterizzata da rigide temperature e taglienti raffiche di vento.

Partiva come grande favorita l’Aglianese, forte di una rosa dai valori indiscutibili e delle mura locali dello stadio “Bellucci”, dove finora erano arrivate soltanto vittorie. Invece a fare la partita sono gli ospiti, fin dai primi minuti, in primis con il solito guizzo di Di Paola a impegnare il numero 1 neroverde. La gara si sblocca al 39’ grazie al gol che non ti aspetti, quello del 2001 Bani, chiamato a sostituire l’indisponibile Maccabruni sulla fascia destra e subito protagonista della rete di scambi con Doveri fiorita in un mancino vincente. Nella ripresa la storia non cambia: i versiliesi gestiscono il vantaggio, chiudono le idee avversarie grazie a un terzetto difensivo attento in ogni lettura, senza rinunciare ad attaccare tessendo combinazioni tra Di Paola e Pegollo, il primo ancora pericoloso in avvio sugli sviluppi di un corner, l’altro propiziatore del raddoppio: lanciato da un cross morbido, l’attaccante massese viene anticipato dall’uscita di Morandi, forse troppo avventata perché arriva a controllare la sfera con le mani slanciandosi al di fuori dell’area di rigore e l’arbitro comanda un calcio di punizione diretto in favore dei bianconerazzurri. Non poche perplessità animano giocatori e panchine, subito gettate nel dimenticatoio, però, perché Guidi si conferma implacabile sulle palle inattive e, con uno splendido colpo a effetto, raddoppia in terra pistoiese. Eccezion fatta per un salvataggio sulla linea all’85’ di Guidi su Remedi, non si ravvisano occasioni locali fino allo scadere, quando il vento decide di indossare la casacca numero 12 neroverde e soprattutto una gara ormai destinata a un sonoro ma meritato esito viene trascinata su inattesi binari da un episodio destinato a far discutere: il calcio di rigore concesso a Giordani, scaltro e fortunato nel convincere l’arbitro a concedere il penalty saltando davanti a un innocente Maffini per poi lasciarsi cadere; dopodiché dagli undici metri lo stesso Giordani realizza. Episodio surreale che apre la strada a una finale altrettanto clamoroso, perché (dopo aver lamentato un tocco di Guidi con il braccio, che però pare pressoché attaccato al corpo) da una giungla di maglie assembrate in area di rigore emerge Russo, che fredda Adornato con un gran colpo indirizzato all’incrocio, laddove la manona del portiere pisano proprio non può arrivare. Incredibile 2-2 al triplice fischio, tra nervosismi e parole al vetriolo, figli dell’irriverenza sportiva di un’Aglianese che senza mai calciare in porta fino allo scadere toglie punti alla compagine versiliese, quest’ultima senza il minimo dubbio dominatrice di partita, gioco, occasioni e coperture, in barba a pronostici e classifica. Amaro in bocca, quindi, che però non cancella il peso e la consapevolezza di una grande prestazione sfoderata da un gruppo forte e compatto, scalpitante di tornare presto al “Necchi-Balloni”, dove già tira aria di derby… dove già si attende Real Forte Querceta – Seravezza Pozzi!