17 Feb Sbanca a Sanremo il Real Forte Querceta
SANREMESE CALCIO: Caruso, Maggi (Pici dal 45’), Manes, De Iulis, Lo Bosco (Colombi dall’84’), Spinosa, Taddei ©, Gagliardini, Fenati (Gagliardi dal 45’), Likaxhiu (Maroni dall’84’), Gerace. A disp.: Signorini, Ponzio, Scarella, Calderone, Pellicanò. All.: Ascoli.
REAL FORTE QUERCETA: De Carlo, Maggioni, Angelotti, Musacci (Amico dal 58’), Tognarelli, Guidi, Maccabruni (Maffini dal 65’), Lazzarini, Falchini © (Chicchiarelli dal 90’+4’), Doveri (Pini Gabriele dall’80’), Di Paola (Fantini dall’86’). A disp.: Balestri, Baldassari, Del Dotto, Dal Poggetto. All.: Amoroso.
TERNA ARBITRALE: Campobasso (Formia), Carbone (Aosta), Mititelu (Torino).
RETI: Manes (69’); Falchini (14’), Di Paola (77’).
AMMONITI: De Carlo, Maggioni, Lazzarini, Di Paola.
Dopo il digiuno di tre sconfitte consecutive, torna alla vittoria il Real Forte Querceta e lo fa al Comunale di Sanremo, al termine di una lunga trasferta.
Amoroso deve fare i conti con le squalifiche di Biagini e Bertoni, rimediate domenica scorsa, ma non rinuncia al solito schema di gioco, così Maggioni viene confermato in posizione arretrata, mentre sulla fascia destra torna titolare Maccabruni, preferito a Maffini.
Sin dall’inizio gli ospiti, in completo nero, contrastano senza troppe difficoltà il 4-4-2 offensivo di Ascoli, anzi al 14’ è già vantaggio Real grazie al calcio d’angolo vincente di Angelotti, il cui cross prima subisce una deviazione difensiva, poi Falchini insacca di testa il settimo gol stagionale. “Falco” a un passo dal raddoppio al 39’ con un’azione simile scaturita stavolta dal piede di Maccabruni, ma stavolta il bomber livornese non imprime potenza alla palla, anche se Caruso deve volare sotto la traversa per non farsi scavalcare.
All’intervallo, una Sanremese in completa difficoltà e sotto dure contestazioni da parte degli ultras “Irriducibili” (al punto che, a fine gara, dopo un lungo confronto arriveranno le dimissioni del tecnico Ascoli) opta per una doppia sostituzione, modificando appena l’assetto di centrocampo, ora schierato a rombo, alle spalle di De Iulis e Lo Bosco. Però in campo è ancora dominio versiliese, tanto che al 51’ Doveri recupera palla sulla trequarti e serve Di Paola, che dal limite tenta un colpo di mancino, senza trovare l’incrocio. Dunque il raddoppio non arriva, la formazione si abbassa per difendere il vantaggio, ma concedendo molte occasioni su calcio da fermo; proprio così al 69’ il cross di Spinosa si rivela assist per lo stacco aereo vincente di Manes. Pareggio beffa in casa Real Forte Querceta, ma sulla panchina Amoroso non irrobustisce la cavalleria e si affida ai già subentrati Amico e Maffini; mossa che si rivelerà vincente, quella dell’allenatore cascinese, perché al 77’ è proprio Amico a rendersi protagonista con un vitale recupero palla a centrocampo trasformatosi poi in una vera e propria ripartenza, dopodiché il classe ’98 allenta la pressione allargando sula sinistra, dove trova Doveri, e stavolta la palla è quella giusta per Di Paola, che aggira astutamente Gerace e da rapace d’area insacca da due passi. All’89’ Falchini si divora il gol che avrebbe potuto chiudere i conti, prendendosi tempo per la coordinazione, forse troppo, e Gagliardini riesce a deviare sopra la traversa. Errore pesante ma non si trasforma in vera e propria valanga soltanto grazie al prodigioso intervento di De Carlo, che all’ultimo istante mette le ali e vola a togliere da sotto la traversa la conclusione di Pici, salvando i tre punti e la vittoria, per la quale possono tornare a gioire insieme e meritatamente giocatori, staff e tifosi giunti fino a Sanremo per sostenere i propri beniamini.
A una settimana dalla conclusione del Festival, dunque, c’è un’altra vincente a Sanremo: è il Real Forte Querceta, che non avrà vinto la palma d’oro ma sicuramente ritrovato il sorriso e i tre punti, superando un periodo sfortunato e complicato. Ricaricate le pile, sarà già testa alla delicata sfida interna contro il Casale, reduce dal successo sul GhiviBorgo, quindi ancora in scia della vetta, che al momento dista appena tre lunghezze in casa nerostellata.
Michele Marianelli